Come investire 1.000€ in strumenti finanziari

Ciao e benvenuto/a in questo articolo di Investimento Vincente estratto dal nostro video “Come investire 1.000€ in strumenti finanziari” pubblicato sul nostro canale YouTube.

Investire 1000€ non ha senso

Siamo diretti e senza giri di parole: per investire servono i soldi e si ragiona negli investimenti a partire da cifre più alte di 1.000€.

Con questa cifra si può valutare di fare una pianificazione finanziaria valida e sensata.

Sia chiaro, non avere 10.000€ da parte non è una colpa, è una condizione normalissima per chi non lavora, lavora da poco, lavora ma ha dovuto affrontare spese importanti che hanno impedito di risparmiare, oppure perché si sono gestiti male i propri soldi e risparmi.

Fin quando si ha un capitale molto basso (sotto i 10.000€), non si deve pensare per lo più agli investimenti, ma a risparmiare fino ad arrivare ad una soglia per la quale avrà senso valutare gli investimenti da fare.

Questo non esclude assolutamente formarsi in termini finanziari prima del raggiungimento dei prefissati 10.000€, anzi, è la cosa migliore da fare.

Formarsi prima di investire per poi pianificare al meglio i propri obiettivi, sulla base dei propri bisogni finanziari, è la scelta migliore che tu possa fare per la tua vita futura.

Per capire perché investire 1.000€ non ha senso, partiamo dall’aspetto puramente più tecnico, cioè i limiti fattuali degli investimenti.

I limiti degli investimenti

Investire comporta l’acquisto di strumenti finanziari che hanno tutta una serie di regole, convenzioni e limiti.

Facciamo tre esempi di strumenti finanziari (applicandoli a possibili bisogni finanziari personali) tra i più usati e capiamo perché con cifre molto basse sia poco pratico investire adeguatamente:

  • Conto deposito che possono essere aperti a partire da 1.000€ di deposito.

  • Obbligazioni che hanno taglio minimo di 1.000€.

  • Azioni/ETF azionari hanno un valore per singole quote che possono complicare investimenti di basso capitale.

La priorità negli investimenti

Le priorità degli investimenti seguono i 4 pilastri di investimento che vanno pensati come una piramide.

Alla base abbiamo il primo pilastro con i bisogni finanziari più urgenti da soddisfare e si sale fino al quarto pilastro con gli investimenti meno urgenti.

Ricordiamo i 4 pilastri quali sono:

  • liquidità;

  • fondo d’emergenza;

  • spese previste e prevedibili da qui a 10 anni;

  • investimenti di lungo periodo.

La discriminante nei pilastri di investimento è il tempo: “Quando avrò bisogno o potrò aver bisogno di spendere questi soldi?”

Con questa domanda si riesce a localizzare il capitale di cui si dispone nei vari pilastri.

Si parte dalla liquidità, quindi le spese di tutti i giorni, si passa al fondo d’emergenza appunto per le emergenze che possono compromettere il proprio stile di vita, poi si va alle spese previste e prevedibili entro 10 anni e infine ai soldi che per 10 anni non pensiamo di dover spendere.

Fatto sta che 1.000€ per chiunque sono un capitale che rientra nel primo pilastro (al massimo nel secondo).

In ogni caso per cifre così basse, i soldi si tengono nel conto corrente senza complicarsi la vita.

Dove ha senso investire con poco capitale

C’è solo un tipo di investimento che ha senso fare quando si ha poco capitale: l’investimento su se stessi.

Non è una frase detta tanto per dire, se hai poco capitale investi su di te, focalizzati su di te.

Investire su se stessi può voler dire tantissime cose: comprare libri, corsi, fare consulenze, partecipare ad eventi…

L’ottica è di investire il proprio denaro in qualcosa che possa migliorare la nostra capacità di portare valore nel mercato in cui lavoriamo.

Questo vale per chiunque, anche un operaio può investire nella formazione sul suo lavoro e trovare il modo di valere di più per la sua azienda e farsi pagare di conseguenza di più.

Poi ci sono anche casi dove effettivamente è molto difficile fare questa cosa.

In questo caso si possono valutare alternative come:

  • investire nella formazione per crearsi una seconda entrata ;

  • trovare un lavoro aggiuntivo;

  • formarsi per poi cambiare lavoro e farne uno per cui si viene pagati di più.

Parentesi importante: crearsi una seconda entrata non vuol dire fare trading con due spicci, non vuol dire aprire un e-commerce senza partita IVA o tutte le altre attività imprenditoriali che vanno prese in considerazione solo se ci sono capitali importanti alle spalle.

Ottimizzare le spese

Altra cosa che aiuta sempre è l’ottimizzazione delle spese.

Smetti di spendere soldi inutilmente in cose che non ti danno alcuna crescita come persona.

Gioco d’azzardo, alcol, sigarette, droghe e altre cose nocive sono chiaramente le prime spese superflue da eliminare.

Poi anche tutto ciò che viene acquistato per apparire: vestiti, orologi, auto più costose del dovuto, ecc…

Di certo ottimizzare le spese non significa rinunciare alla pizza fuori una volta a settimana, quello solo in casi estremi.

Avremo modo di approfondire anche questo argomento più avanti.

Conclusione

Se hai pochi soldi da parte non ha senso pensare a come investirli, occupati di aumentare questo capitale per un futuro investimento e nel frattempo investi su te stesso.

Sarà l’investimento con il miglior rendimento della tua vita.

Noi di Investimento Vincente siamo qui per aiutarti con un sacco di contenuti gratuiti su investimenti e gestione del denaro, poi per chi vorrà fare le cose al meglio offriremo dei percorsi per studiare in modo approfondito questi argomenti.

Per continuare la tua formazione in ambito finanziario continua a leggere i nostri articoli.

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Alla prossima e buoni investimenti!

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