10 motivi per cui NON DEVI FARE TRADING
Ciao e benvenuto/a in questo articolo di Investimento Vincente estratto dal nostro video “10 motivi per cui NON DEVI FARE TRADING” pubblicato sul canale YouTube.
Oggi tocchiamo un argomento molto bollente (soprattutto negli ultimi anni), sapendo che ai fan del trading non piacerà questo articolo.
Ma non importa.
Ciò che diremo rappresenta la realtà delle cose, se pensi non sia così scrivici una mail al seguente indirizzo: ufficio@investimentovincente.it.
Siamo aperti ad un eventuale confronto.
Indice:
I 10 motivi per cui non fare trading
Già il fatto che siano 10 motivi dovrebbe essere un buon motivo, l’undicesimo diciamo.
Ora prendiamo in esame tutti i punti:
1 - Il trading non è un investimento, ma un lavoro.
Fare trading significa posizionarsi in un mercato finanziario in maniera attiva cercando di prevedere l'andamento futuro di un determinato titolo.
Questo comporta un maggior grado di analisi, ricerca, studio e approfondimento in relazione al mercato in cui va a lavorare, rispetto a fare un investimento passivo che segue quello che fa il mercato.
Non prenderemo in considerazioni chi dice “Eh no, io seguo un BOT di trading automatico. Io metto i soldi, non devo fare nulla, fa tutto lui”.
Non c’è bisogno di noi per capire che non vanno utilizzati perché non portano risultati in modo continuativo (sennò saremmo tutti ricchi).
2 - Il trading non risolve i tuoi problemi finanziari.
Quali sono questi problemi finanziari personali?
Ecco i problemi finanziari legati agli investimenti:
la liquidità: ovvero i soldi di cui ho bisogno nel breve periodo da oggi al prossimo mese, da oggi ai prossimi mesi per pagare le spese quotidiane.
le emergenze: tutte quelle spese che dovrei sostenere nel caso mi capitasse appunto un'emergenza.
la pianificazione delle spese importanti future previste e prevedibili da qui a 10 anni.
la previdenza.
il rendimento di lungo periodo.
3 - Per fare trading non hai il capitale adeguato.
Per fare trading non ti bastano 1.000€, 2.000€, 3.000€ come si sente in giro.
Servono capitali ben oltre queste cifre.
4 - Nel trading il 95% delle persone perde soldi sui mercati.
Serve dire altro? Vuoi fare un’attività dove 19 volte su 20 si perdono soldi? Hai capito bene: non è che si guadagna poco, SI PERDONO SOLDI.
5 - Si lavora (spesso) in regime dichiarativo
La maggior parte delle persone che promuovono il trading usano broker esteri.
Ciò significa che (a livello fiscale) si sta lavorando in regime dichiarativo.
Il regime dichiarativo comporta che devi essere tu a dichiarare i tuoi redditi da capitale.
Perché sì, sui profitti derivanti dal trading bisogna pagare le tasse.
Quindi devi sentirti con un commercialista (che dovrai pagare) e sostenere questa spesa ogni anno.
6 - È un mondo super fumoso e i soldi nel trading li fanno formatori e broker.
Nel mondo trading ci sono tanti promotori di servizi, formazione o broker per operare (per lo più esteri).
Tutte queste entità sono coloro che nel lungo periodo faranno i soldi.
Non te che vuoi improvvisarti trader, perché per esserlo dovrai per forza formarti, quindi pagare qualcuno che ti formi (speriamo al meglio) e successivamente accedere ad un broker.
Dove facendo le tue operazioni pagherai delle commissioni (anche quando chiudi i tuoi trade in perdita).
7 - Non crei valore nel mercato e non impari a crearlo.
Nel mondo del business vige una regola fondamentale “Crea valore e otterrai una ricompensa”.
Facendo trading non crei valore, in quanto operi solamente per speculare, e non ti abitui al fatto che se vuoi ottenere qualcosa devi dare valore alle persone risolvendo i loro problemi.
8 - Non da skills trasferibili.
Una volta finito di fare trading, perché hai perso tutti i soldi o perché ti sei stufato dato che non guadagni, ti ritrovi senza nessuna skill.
Non hai nessuna abilità da poter trasferire in qualcos'altro.
Mentre se avessi fatto un altro tipo di lavoro avresti acquisito delle skill che avresti potuto traferire nella successiva attività che saresti andato a compiere.
9 - Non impari ad investire.
Nonostante ti ritrovi ad essere continuamente sui grafici dei vari mercati finanziari, non sai come si investe.
Non impari cosa dovresti fare con quei grafici.
Ricordando che i grafici contano davvero poco quando si fanno investimenti.
Non sai nemmeno come elaborare una strategia di investimento per soddisfare i tuoi bisogni di breve medio e lungo periodo.
10 - Può diventare qualcosa simile alla ludopatia.
Quando ha senso fare trading
Dopo aver visto i 10 motivi per cui non ha senso fare trading, vediamo quando potrebbe aver senso farlo.
Ha senso fare trading quando ti approcci fin da subito al fatto che fare trading non è investire, ma è fare un secondo lavoro.
Nota bene il fatto che abbiamo detto secondo lavoro.
Farlo come primo lavoro è una cosa che sconsigliamo a tutte le persone.
A meno che non si abbia da parte un capitale molto importante che, a prescindere dai risultati che si ottengono, ci permetta di vivere tranquillamente.
Quindi può aver senso fare trading se hai capito che è un secondo lavoro, se hai da parte un capitale importante (almeno €50.000) e se sei disposto a sacrificare molto del tuo tempo per studiare a fondo questa materia.
Altrimenti lascia stare e pensa ad informarti sugli investimenti “noiosi”.
Conclusione
Che tu voglia fare trading o meno ti consigliamo di studiare in primis il mondo degli investimenti per poter soddisfare i tuoi bisogni finanziari nel breve, medio e lungo periodo.
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Alla prossima e buoni investimenti!